Il XX secolo è stato un secolo di grandi valenciani che hanno portato il nome di Valencia in tutto il mondo. In questa visita parleremo delle loro vite e dei loro successi professionali e cercheremo di trasmetter i il filo conduttore che li ha uniti, l´amore per la loro città: Valencia.

E chi sono stati questi valenciani? Vicente Blasco Ibañez, José Benlliure, Concha Piquer e il grande Joaquín Sorolla. Per conoscerli visiteremo le case dove vivevano i primi tre e parleremo di Joaquín Sorolla di fronte al mare, quel mare che tanto gli piaceva e che lo ha ispirato a dipingere le sue incomparabili opere.

Vicente Blasco Ibáñez è stato un grande tra i grandi. Noi valenciani lo ricorderemo sempre per i libri di carattere locale come Cañas y BarroLa Barraca Arroz y Tartana. Anche se ha scritto tanti altri romanzi di grande impatto mondiale come “I quattro cavalieri dell’Apocalisse”, incluso nella lista dei 100 migliori romanzi in spagnolo del XX secolo.

José Benlliure Gil è nato in una famiglia con un´importante tradizione artistica. Lui e suo fratello, lo scultore Mariano Benlliure, erano i membri più eccezionali. Ha vissuto molti anni a Roma, dove era direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Spagna, ma Valencia è stata sempre il suo rifugio e dove voleva vivere durante i suoi ultimi anni di vita.

Concha Piquer era un’artista dalla testa ai piedi, con un innato talento per il canto e la recitazione, una donna molto moderna per il suo tempo. Lei viaggiò in tutto il mondo alla ricerca dei suoi sogni. Sebbene abbia vissuto la maggior parte della sua vita a Madrid, a Valencia conserviamo la sua casa natale, piena di immagini e oggetti personali che ci faranno rivivere le copla che portava nelle sue vene.

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